Questa cella solare, grande più o meno quanto una carta da gioco, è in grado di riprodurre il processo di fotosintesi clorofilliana delle piante, trasformando la luce del sole e l'acqua in elevate quantità di energia: ben 10 volte superiore a quella creata dalla fotosintesi naturale.
E nei test portati avanti dagli scienziati del Mit, la foglia artificiale ha dimostrato di poter funzionare senza sosta per almeno 45 ore.
Gli studiosi stimano che oggi, con meno di 4 litri d'acqua, la foglia artificiale riesca a produrre l'elettricità necessaria per riscaldare una casa in un paese in via di sviluppo.
Siamo ovviamente di fronte a un progetto agli albori, che potrebbe arenarsi per problemi di resa o di effettiva attuazione su larga scala, ma che rimane interessante per il risultato raggiunto. L'idrogeno generato in forma gassosa da questa tecnologia è destinato, nelle intenzioni dei ricercatori, a essere stoccato nelle fuel cell, a loro volta in grado di generare energia elettrica.
Il basso costo delle materie utilizzate renderebbe il prototipo adatto all'utilizzo nei paesi in via di sviluppo. I ricercatori hanno come obiettivo, non quantificabile in termini di tempo, di realizzare una tecnologia che permetta a singole unità abitative, con basse esigenze energetiche, di risultare autonome dal punto di vista della fornitura di elettricità.
Nessun commento:
Posta un commento