martedì 29 marzo 2011

Captain America..no Captain Campaign. E' tempo di super eroi

Captain Campaign: arriva il Super attivista!

Incontra un politico, organizza una manifestazione, dibatti in pubblico. Non sai da dove iniziare? Chiama Captain Campaign – anzi, trasformati tu nel Super attivista! Captain Campaign è il supereroe che guida le campagne e convince i cittadini e i politici a sostenere le proprie cause.
Se non ti senti pronto a scendere in campo, puoi sempre imparare. Allenarsi si può: basta “giocare alla partecipazione politica” sudemgames.org/captain_campaign, piattaforma di educazione alla democrazia sviluppata dal Local e-Democracy National Project, finanziato dall’ufficio del Vice Primo Ministro britannico.
Come puoi diventare Captain Campaign? Ecco gli otto passaggi fondamentali.
1. Definisci l’obiettivo. Il primo passo è decidere che cosa si vuole: “qual è il mio scopo?”,  si domanda Captain Campaign. Una volta effettuata la scelta, il Supereroe definisce il suo ambito di azione: locale, regionale o nazionale. Una scelta importante, quella del contesto, che determina tutta la strategia successiva.
2. Forma la squadra. Come ogni battaglia che si rispetti, non mancano gli antagonisti – ma anche gli alleati, da selezionare con cura. Captain Campaign deve fare uno scrupoloso recruiting, scegliendo il suo team vincente sulla base di tre qualità: entusiasmo, competenze sociali, intelligenza. Ma attenzione: per ogni persona scelta a sostegno della campagna, ce ne sarà una pronta ad ostacolarla. Marcatura a uomo.
3. Definisci il messaggio. La squadra di Captain Campaign è pronta per riunirsi in un “quartier generale” – l’appartamento del Supereroe, un ufficio improvvisato, un aula scolastica. Non importa dove, basta avere uno spazio dedicato all’elaborazione della strategia. Qui la squadra realizza il logo e definisce lo slogan, e si prepara ad avviare la campagna.
4. Incontra i decisori pubblici. Il primo passo per avviare una campagna – almeno, in ambito britannico – è incontrare un rappresentante eletto. Da vero Captain sai che non devi presentarti tu, ma scegliere la persona più adatta all’interno del tuo team:  chi ha le migliori capacità persuasive, e una buona dialettica. Non commettere l’errore di fare tutto tu; d’altronde, se hai scelto i tuoi compagni, puoi fidarti di loro: sfrutta le loro qualità.
5. Prepara una dimostrazione pubblica. Per dare peso alla tua campagna, hai bisogno di sostegno popolare. E il sostegno popolare, va reso pubblico: con immagini e video di volti che sostengono la causa. Devi quindi convincere le persone a scendere in piazza. Captain Campaign e la sua super-squadra lo sanno bene ma, prima di esporsi, non dimenticano un passaggio essenziale: il fundraising. Per giorni e giorni bussano porta a porta, fanno telefonate, coinvolgono sostenitori “sostanziosi”. Poi, con i fondi sufficienti in tasca, lanciano la manifestazione – senza dimenticare (il gioco è ambientato nella piovosa Inghilterra) di dare uno sguardo alle previsioni meteo!
6. Comunica l’iniziativa. Il successo di una dimostrazione pubblica dipende anche da quante persone ne sono informate, e da quanti vi partecipano. Così Captain Campaign rivela la ragione del fundraising: l’attività promozionale. Insieme al suo team, investe i soldi che ha accumulato e li redistribuisce per fareadvertising. Ma attenzione a scegliere il miglior costo/contatto e i canali migliori per comunicare il messaggio: web, tv, radio, poster o cartelloni?
7. Raduna le persone. Arriva il giorno della manifestazione, è  la prova del nove. Il rischio che sia un insuccesso, con una partecipazione poco numerose, c’è – e Captain Campaign lo sa bene. Ma, sapendo di avere lavorato al meglio, considera il rischio ridotto, e scende in piazza.
8. La prova finale: il dibattito pubblico. Forte del sostegno popolare ottenuto, Captain Campaign è pronto al confronto pubblico – con il proprio antagonista, con i giornalisti, con i decisori pubblici. Questa è l’occasione per rispondere alle domande e convincere l’audience della bontà della causa: un’occasione da non perdere. Alla fine riuscirà a raggiungere il suo obiettivo?
Quale che sia l’esito, Captain Campaign è il protagonista della sua avventura. Come nei migliori giochi educativi, può anche non vincere – ma certamente può migliorare. Anche se nella realtà le dinamiche sono meno semplificate, e l’Italia è diversa dal Regno Unito, può essere divertente vivere cinque minuti da Capitano Campagna. La partecipazione, fino a prova contraria, non si improvvisa. E soprattutto, deve essere coinvolgente - anche giocando sul web.

Fonte: vitaminapubblica.org

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